Era tanto che volevamo fare una vacanza con il van e finalmente lo abbiamo fatto, abbiamo deciso di provare questa esperienza in Sardegna. L’inizio dell’avventura è partita da Olbia, dove abbiamo ritirato il mezzo per il nostro “Sardegna in van“.
Eravamo super eccitati, non appena siamo stati in strada, dovevamo iniziare a prendere un po’ di confidenza con la nostra nuova casa con le ruote e iniziare a organizzarsi per il cibo, trovare uno spot giusto per il giorno e per la notte.
Il nostro primo consiglio per chi volesse intraprendere questo tipo di avventura è di scaricare subito l’app park4night (è essenziale e davvero molto utile!), vi sarà indispensabile per trovare i vari spot per sostare durante la notte e per trovare le aree attrezzate per i vari servizi, come ad esempio carico e scarico delle acque.
E’ molto utile perché per ogni spot ci sono anche le varie recensioni che ti aiutano a capire se è un posto giusto oppure è meglio cercare altrove.
Se decidete di dormire in un posto lontano dalle città ed immersi nella natura vi consigliamo di fare scorta di cibo e di acqua (in bottiglia, perché l’acqua che si carica nel serbatoio del van non è sempre potabile).
Il viaggio è iniziato
Mentre scendevamo in direzione San Teodoro, grazie all’app, ci siamo diretti verso un sentiero bianco che scendeva sempre di più verso il mare. Dopo parecchie curve e strada sconnessa siamo arrivati in un piccolo spazio a due passi dalla spiaggia fatta di sassolini e davanti a noi un mare cristallino.
Li Marini è stato il nostro primo posto dove abbiamo dormito, e non potevamo scegliere un posto migliore per iniziare questo viaggio. Non appena abbiamo posizionato il van fronte mare, siamo andati subito a immergersi nelle meravigliose acque. Il pensiero di dormire la prima notte tra natura, il mare e le stelle ci emozionava tantissimo.
Eravamo lontani da ogni fonte di luce artificiale, l’unica fad illuminarci era la luna e le stelle e a coccolarci il suono del mare.
Alla mattina abbiamo avuto l’onore di assistere alla nascita del sole, una bellissima alba davanti a noi, è stato un momento decisamente emozionante.
Quello che abbiamo subito notato è stata la percezione del tempo, sembrava fosse tutto più lento, preparare la colazione davanti al mare era come un atto meditativo, poi uscire dal van e con pochi passi essere già in spiaggia e tuffarsi in acqua ci dava una sensazione di libertà. E’ difficile descriverlo, bisogna provarlo.
Salutato questo bellissimo spot, il nostro viaggio è proseguito verso sud direzione Berchida, una bellissima spiaggia lunga di sabbia bianca e mare color turchese.
Dopo molti bagni e un po’ di relax siamo ripartiti verso Cala Gonone, dove abbiamo scelto di sostare una notte in campeggio.
In Sardegna (ed in generale in Italia, da quanto abbiamo capito) è più difficile rispetto ad altri posti europei trovare uno spot in natura dove poter liberamente sostare per la notte, soprattutto nei mesi estivi.
Poi questo van non aveva tanta autonomia, occorreva spesso cercare posti dove poter caricare nuova acqua e scaricare le acque grigie.
Vicinissimo al campeggio, dopo una passeggiata di 10 minuti c’era la spiaggia di Palmasera con piccoli sassolini tutti colorati e con un mare trasparente e blu.
La vita da Van come piacerebbe a noi, sarebbe trovare ogni giorno uno spot diverso e immerso nella natura, e non quello di sostare all’interno di un campeggio.
Però essendo la prima esperienza e nel periodo di alta stagione ci siamo un po’ adeguati.
Per la nostra prossima tappa l’obiettivo era quello di andare a visitare le spiagge più belle d’Italia, quelle di Baunei e farlo per via mare.
Anche in questi posti è severamente vietato sostare fuori per la notte, ci sono cartelli ovunque.
Durante il viaggio ci siamo trovati su una strada a senso unico, ovviamente avevamo sbagliato qualcosa. Ma questo fortunato errore ci ha portato davanti ad una caletta d’incanto. Come per miracolo siamo riusciti a trovare anche parcheggio.
Il nome di questa spiaggia è Cala Fuili, per arrivarci occorre scendere 110 scalini, un piccolo paradiso tra altissime scogliere. Questo è il bello di viaggiare in van, senza una meta esatta e senza aspettarsi nulla, ma accogliere con gioia solo quello che arriva.
Dopo la bellissima giornata il nostro viaggio è proseguito verso Baunei, direzione quindi per il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu.
Il viaggio all’interno del Parco Nazionale è stato entusiasmante, con strade immerse nelle montagne e grandi vallate.
Siamo arrivati a Santa Maria Navarrese, dove anche lì siamo stati costretti a sostare in un campeggio perché gli spot liberi erano vietati.
A differenza del primo campeggio questo si trovava quasi sulla spiaggia.
Un altro aspetto molto bello di viaggiare in van è che non si ha mai fretta di andare via dalla spiaggia, perché sai che casa tua si trova praticamente dietro di te.
Molte volte siamo stati fino a tardi a goderci il cielo stellato e il suono calmo del mare.
Una tappa che consigliamo vivamente è quella di visitare le calette di Baunei in gommone. Ci sono molte agenzie che lo fanno con varie formule.
Noi siamo andati a prenotare il giorno prima direttamente nel porticciolo di Santa Maria Navarrese.
Era il 21 luglio, il compleanno di Jurgita, è stata una giornata davvero meravigliosa, durante la giornata si visitano tutte le calette e le insenature di Baunei.
Non avevamo mai fatto così tanti bagni in una sola giornata in così tanti posti stupendi. Consigliatissimo!
Baunei si trova circa a metà Sardegna e visto che eravamo anche noi circa a metà del viaggio la nostra decisione è stata quella di attraversare l’isola verso ovest, in direzione Bosa.
In viaggio ci possono essere un po’ di imprevisti, infatti l’attraversamento è stato un po’ più lungo del previsto e abbiamo dovuto cambiare lo spot deciso per la notte.
Il consiglio che possiamo dare è cercare sempre di arrivare alla location scelta per passare la notte quando c’è ancora luce, così da poterla valutare e essere tranquilli che sia sicura. Abbiamo passato la notte nel parcheggio di Bosa davanti alla spiaggia.
Vicino a Bosa c’è uno spot panoramico immerso tra le rocce e davanti il mare, quindi abbiamo deciso di alzarci presto e di fare colazione con quella stupenda vista.
Il viaggio è poi proseguito verso nord, direzione Stintino, passando per Alghero.
Essendo alta stagione le spiagge erano veramente piene soprattutto una delle più famose, la Pelosa.
Non amiamo il caos, quello che cerchiamo è stare più a contatto con la natura.
E’ bastato allontanarsi di qualche chilometro per trovare uno spot direttamente sul mare e decisamente tranquillo. Il nostro van era a ridosso della spiaggia, abbiamo quindi deciso di stare anche per la notte. La spiaggia si chiama La Pazzona e per chi ha una casa con ruote è super consigliato, anche per più notti.
Come abbiamo già scritto è difficile spiegare a parole questa sensazione di libertà che ci ha dato vivendo in van. Vivere ogni giorno godendo dell’alba e del tramonto.
Il giorno dopo ci siamo diretti verso est, passando per la Costa Smeralda, che abbiamo solo visto dal Van, senza fermarci. Diciamo che era decisamente full.
Visto che ci avviciniamo verso la fine della vacanza ci siamo avvicinati a Olbia, senza una meta precisa. Ci siamo affidati al nostro istinto. E dopo un po’ di peripezie, già verso sera inoltrata, abbiamo trovato un parcheggio che stava per chiudere e che gentilmente ci hanno concesso di rimanere per la notte. Sono stati veramente degli angeli. Eravamo a Cala Girgolu, al parcheggio di Marco. Il parcheggio era a due passi dal mare e si affacciava su un laghetto. Eravamo soli avvolti dalle stelle, dalla Luna piena e dal rumore della natura. E’ stata una notte super tranquilla. Al mattino dopo la nostra super colazione siamo andati alla scoperta di piccole calette raggiungibili da sentieri in mezzo tra scogli e il mare.
La nostra super esperienza in van praticamente si volgeva al termine, nel pomeriggio ci siamo diretti verso Olbia per passare le ultime ore della vacanza. Parcheggiato al porto abbiamo fatto un giro nel centro della città, mangiato una meravigliosa pinsa vegan e ammirato tantissime barche a vela.
Questa è stata la nostra avventura in Van, lo consigliamo?
Assolutamente sì!
Questa avventura ci ha arricchito e ci ha fatto ancora più comprendere che l’uomo deve fare di tutto per rispettare la natura. Bisogna diventare custodi della Terra e non utilizzatori delle risorse. Siamo arrivati forse ad un punto di rottura e di non ritorno, ma pensiamo che non sia tutto perduto, la Natura è forte e se noi umani iniziamo a prendercene cura si possono trovare soluzioni efficaci. Quello che dobbiamo fare per prima cosa però è unirci e vivere in armonia e amore, solo così si potranno fare i miracoli!
Cosa considerare per un tour in Van in Sardegna, consigli generali:
Trovare il giusto spot per la notte (noi abbiamo utilizzato l’app Park4nite), meglio arrivare nel tardo pomeriggio quando c’è ancora luce, così ci si può sistemare con calma e capire se lo spot vi ispira se sembra sicuro etc.
E’ molto importante osservare bene il posto deciso e valutare se può essere sicuro e consentito. In Sardegna ci sono molti spot dove è vietato campeggiare e sostare di notte.
Un’altro fattore molto importante in un van è la gestione dell’acqua e del suo utilizzo. Visto che nel nostro la cisterna era di 50 litri dovevamo essere molto attenti nel consumarla, soprattutto nelle docce. Abbiamo scoperto che per una doccia media in casa di 5 min si utilizzano circa 80 litri. Poi dovevamo calcolare per lavare i piatti e i denti.
Praticamente eravamo costretti a caricare e scaricare le acque ogni 2 giorni.
Per poterlo fare occorreva trovare le aree di servizio attrezzate oppure all’interno di campeggi. Ovviamente il servizio è a pagamento.
All’interno del nostro van c’era la doccia interna che non abbiamo mai usato, e il doccino dietro al van. In estate, il doccino, è la soluzione più comoda e pratica, poi si riesce a gestire meglio il consumo. Ed è anche bellissimo fare la doccia fuori, con saponi ecologici e biodegradabili mi raccomando!
Scegli un van con un frigo di medie dimensioni (il nostro era troppo piccolo per cui dovevamo fare la spesa quasi tutti i giorni)
Quando vi allontanate dal vostro van ricordatevi di non lasciare in vista oggetti di valore, ricordatevi che rimane sempre pur un veicolo, quindi facile da aprire.
Il consiglio più grande che possiamo darvi è quello di vivere in tutta tranquillità, godersi a pieno il contatto con la natura e allinearsi con il suo ritmo.
Come ci siamo organizzati per il food:
Purtroppo non possiamo suggerirvi dei locali, ristoranti o caffè vegan perché non è stato un viaggio gastronomico, e poi le grandi città le abbiamo solo attraversate velocemente per trovare delle mete più tranquille e meno popolate. Ah sì, ad Olbia però l’ultimo giorno abbiamo provato un bistrot di nome “Ichnos street food bio” e mangiato una straordinaria pinsa con tutti gli ingredienti vegan.
Ci sono tantissimi supermercati piccoli anche nei paesini, per cui trovare qualcosa da mangiare non è mai stato un problema. Abbiamo praticamente sempre preparato i pranzi e le cene in van tranne un paio di occasioni (come quando siamo arrivati tardi ad uno spot come è accaduto a Bosa, dove poi siamo andati a mangiare la pizza).
La nostra colazione nel val consisteva con il caffè e latte vegetale, granola, yogurt veg, frutta fresca, pane, marmellata e burro di arachidi (tutto comprato direttamente in loco)
Per pranzo a volte tornavamo nel van, a volte ci preparavamo dei panini molto semplici che portavamo in spiaggia – con hummus di ceci e verdure, e ovviamente della frutta.
I nostri pranzi in van, anche come le cene erano super semplici e veloci, dato che avevamo solo un fornellino da campeggio. Cereali precotti che ci siamo portati da casa, pasta, legumi in scatola, cotolette e polpette vegane che a nostra grande sorpresa erano facilmente reperibili nei supermercati locali, tanta insalata fresca con verdure e frutta.
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